Monumenti di Roma – Foro romano

La valle del Foro, paludosa e inospitale, è utilizzata tra X e II sec. a.C. come necropoli dei primi villaggi stanziati sulle colline circostanti. Solo attorno al 600 a.C., ad opera del re etrusco Tarquinio Prisco, viene drenata con la costruzione della Cloaca Massima e “pavimentata” in terra battuta, diventando il centro della vita cittadina. Gli edifici che vediamo oggi nel Foro non sono tutti contemporanei e non erano tutti visibili nello stesso tempo.

Percorrendo il Foro in senso antiorario, ci si trova subito sulla Via Sacra , che lo attraversa da est a ovest, su cui sfilavano i generali vittoriosi per rendere grazie nel Tempio di Giove Ottimo Massimo sul Campidoglio .

A destra la Basilica Emilia (in onore della gens Emilia), dove si amministrava la giustizia.

Proseguendo sulla Via Sacra, si incontra la grande Curia Iulia , sede del Senato. Davanti alla Curia è il Lapis niger , la pietra nera che indicava il luogo funesto della morte di Romolo. Oltre la Curia si innalza la massa imponente dell’ Arco di Settimio Severo . Il lato corto settentrionale del Foro è chiuso dalla tribuna degli oratori (i Rostri), che recava appesi i rostri delle navi nemiche sconfitte ad Anzio (338 a.C.). Tra i Rostri e il Tabularium (l’archivio di stato romano), i templi della Concordia, di Vespasiano e di Saturno raccordano il Foro con il Campidoglio. All’angolo sud-ovest del Foro vi è la Basilica Giulia , adibita all’amministrazione della giustizia.

In questa parte della piazza si ergono molte basi di statue e una colonna dedicata nel 608 d.C. all’imperatore Foca . A est della Basilica Giulia si innalzano le tre colonne superstiti del Tempio dei Dioscuri e nella parte centrale del Foro il Tempio del Divo Giulio (29 a.C.), dedicato a Giulio Cesare divinizzato.

Subito a est del Tempio di Cesare è la Regia, edificio attribuito al secondo re di Roma, Numa. Di fronte alla Regia sorge uno dei più antichi e importanti santuari di Roma, il Tempio di Vesta , con annessa Casa delle Vestali . A est del tempio di Antonino e Faustina è il Tempio di Romolo.

L’enorme edificio rettangolare subito a est è la Basilica di Massenzio , fatta costruire dall’imperatore agli inizi del IV secolo. All’estremità nord-occidentale del Foro si innalza il Tempio di Venere e Roma , opera dell’imperatore Adriano (135 d.C.). Chiude il Foro sul lato corto settentrionale l’ Arco di Tito (circa 81 d.C.)

Cosa Mangiare A Roma Di Tipico

Suggerimenti

Gli amanti della buona tavola che scendono nella Capitale, esprimono il desiderio di saziarsi con i piatti della cucina romanesca. Ma cosa mangiare a Roma di tipico che dia soddisfazione al gusto e al palato?

Diciamo subito che a Roma, generalmente, si mangia bene. Anzi, per meglio dire, ‘se magna’. La gastronomia romana è un trionfo per lo stomaco che trova di che essere soddisfatto e, anzi, ha pure l’imbarazzo della scelta.

Se parliamo di quello che oggi viene definito street food, a Roma è possibile degustare presso molti furgoncini adattati a punti snack, dei sostanziosi panini casarecci con la famosa porchetta di Ariccia, la conosciuta località dei castelli romani che ha fatto della porchetta arrosto, un vero e proprio vanto.

Inutile aggiungere che si può scegliere anche il classico panino con la salsiccia: insomma, un tripudio per i carnivori di tutto il mondo. Nelle friggitorie a conduzione romana, si trovano gli inimitabili supplì e i calzoni fritti che, faranno anche male al fegato, ma che regalano una gioia al palato senza confronti.

Se invece, vuoi provare la gastronomia e sei indeciso su cosa mangiare a Roma di tipico, ti suggeriamo di recarti presso quelle piccole trattorie che dai romani sono denominate ‘bujaccari’, ossia dei ritrovi non molto formali e magari neppure troppo ben arredati ma dove si degusta la cucina verace e originale.

Roma, sede di uno storico mattatoio nel rione di Testaccio, è sempre stata una città carnivora e l’inventiva dei cuochi ha saputo realizzare piatti poveri ma decisamente gustosi come i famosi rigatoni con la pajata (il budellino della vacca opportunamente ripulito; oppure la trippa affogata in un mare di sugo e pecorino grattugiato; ma anche la coda alla vaccinara, con il cui sugo si condisce la pasta per poi puntare decisi sulla carne del bovino.

I primi piatti come la carbonara e l’amatriciana, pur non essendo romani ma laziali, sono stati adottati da Roma che, tuttavia esprime, nella pasta cacio e pepe e nella gricia (una matriciana in bianco, definita la vera ‘matriciana’) i suoi personali gusti.

Da non dimenticare i carciofi alla giudia, un secondo dove il carciofo romanesco (il cimarolo o mammola), viene fatto cuocere dentro ad una pentola di olio extravergine fino a che non sia totalmente arrostito assumendo il classico colore dorato.

Se vieni a Roma, evita i ristoranti turistici e dedica un poco del tuo tempo alla ricerca di qualche bujaccaro sincero. La tua gola ti ringrazierà e ti ringrazierà anche il tuo corpo se avrai l'opportunità di alloggiare in un B&B a Roma come l'Aurelia Garden Gold dove potrai riposarti e recuperare le tue energie.

Villa Hélène Roma

Ville di roma: villa Helene uno dei quattro Musei della Galleria Nazionale d’Arte Moderna

Se progetti una vacanza a Roma, non puoi non inserire, nel tuo itinerario di viaggio attraverso le bellezze della città eterna, una visita a Villa Hélène.

La storia di questa palazzina rinascimentale è davvero affascinante. Abitata dallo scultore e pittore norvegese Hendrik Christian Andersen per 40 anni, è dal 1999, uno dei quattro Musei della Galleria Nazionale d’Arte Moderna.

La villa è stata donata da Andersen, alla sua morte, allo Stato Italiano, completa di tutto quanto si trovava al suo interno: lavori pittorici, opere scultorie, mobili, suppellettili, tessuti, documenti, foto, libri ecc.

Fu costruita dallo scultore tra il 1922 e il 1925, vicino al fiume Tevere e non lontano dalla Porta di Piazza del Popolo. Villa Hélène Roma è una palazzina che si sviluppa su tre piani, sulle cui facciate puoi ammirare elementi decorativi quali sculture e affreschi. Tra tutti mi piace ricordare la facciata con le immagini dei familiari di Andersen, o anche le nicchie all’interno delle quali lo scultore ha posto stature raffiguranti armoniosi corpi femminili.

La galleria, lo studio, l’ingresso, le scale, il recente caffè, aperto ai visitatori tutto l’anno tranne che nel mese di agosto, ti accompagna sul terrazzo. All’interno del museo, al primo piano, sono ospitati eventi e mostre dedicati a ogni forma d’arte. Al piano terra, sono presenti collezioni permanenti.

Inoltre è possibile partecipare a visite guidate, alla scoperta della vita e del lavoro di Andersen.

Dell’esterno apprezzi le forme pulite e già ti senti totalmente preso dall’atmosfera. Oltre duecento sono le sculture presenti (in gesso, bronzo, terracotta) alcune delle quali di grandi dimensioni. Credo l’edificio sia non solo un regalo prezioso e inaspettato per la città ma anche della nostra breve vacanza romana.

Se ti piacciono le atmosfere rinascimentali, l’armonia delle forme, la compostezza degli ambienti, la storia di un uomo nato povero, Villa Hélène Roma è da non perdere.

La casa/museo si trova in via Pasquale Stanislao Mancini.

Aperta tutti i giorni (escluso il lunedì) dalle 9.30 alle 19.30, è facilmente raggiungibile dalla Stazione Termini grazie alla linea A della metropolitana (scendi alla fermata Flaminio e poi a piedi per mezzo chilometro). Puoi raggiungerla anche con le linee autobus 90 e 490 (oppure 495), o in tram numero 2 e 19.

L’ingresso è gratuito.

Occasioni Low Cost e free a Roma

Occasioni Low Cost e free a Roma?: con il suo immenso patrimonio storico artistico, Roma costituisce indubbiamente la capitale mondiale della cultura e dell’arte antica, e rappresenta una delle mete turistiche più visitate al mondo.

Nella maggior parte dei casi, tuttavia, le mete più visitate non coincidono con quelle più economiche e un’intera vacanza, se si vuole conoscere la città e visitare i suoi musei e monumenti, può davvero risultare costosa.

Quando si dispone di un budget limitato ma non si vuole rinunciare a scoprire le attrazioni di Roma, l’ideale è approfittare delle offerte free e low cost proposte dalla città: molto spesso infatti è possibile visitare mostre, musei, ville e parchi, partecipando a visite guidate completamente gratuite.

Ma il primo passo per un soggiorno low cost è ovviamente l’alloggio a Roma. Oggi giorno offerte e sconti vengono proposti anche sulle tariffe degli hotel: cercando accuratamente e con un po’ di pazienza, potrete trovare offerte di alberghi davvero vantaggiose.

Trovare le occasioni low cost e free a Roma

Per quanto riguarda invece il vostro itinerario turistico a basso costo, vi conviene pianificarlo prima di partire, segnandovi le giornate di apertura gratuita dei musei che volete visitare e prenotando le visite guidate con anticipo.

Ad esempio una cosa che molti non sanno, e di cui vale la pena approfittare, è che i Musei Vaticani – che comprendono anche la celebre Cappella Sistina – sono aperti e gratuiti l’ultima domenica di ogni mese (ingresso dalle 9 alle 12.30, con chiusura alle 14).

Periodicamente vengono organizzate anche altre aperture gratuite, come quella prevista per il 27 settembre, in occasione della Giornata Mondiale del Turismo (dalle 9 alle 18, con ultimo ingresso alle 16).

Unica raccomandazione: arrivate con largo anticipo all’entrata e munitevi di tanta pazienza, perché in particolare in queste occasioni le code all’ingresso sono piuttosto lunghe.

Altre tappe che non possono mancare al vostro “free tour” sono Villa Strohl Fern e la Chiesa di Santa Maria della Vittoria. La prima è la villa appartenuta al nobile mecenate Alfred Wilhelm Strohl, che qui accolse celebri artisti, pittori e letterati del ‘900, tra cui Carlo Levi, Francesco Trombadori e Arturo Martini.

Fino al 27 ottobre è possibile partecipare alle visite guidate gratuite, che vi permetteranno di scoprire il grande e ricco parco interno, il giardino privato, l’edificio centrale, gli chalet degli artisti e lo studio originale di Trombadori.

La Chiesa di Santa Maria della Vittoria costituisce invece il gioiello barocco della capitale, in cui si può entrare liberamente dalle 7 alle 12 e dalle 15.30 alle 19.

Al suo interno, oltre ad una decorazione ricchissima di marmi, fregi e stucchi, è collocata la Cappella Cornaro, che accoglie il gruppo scultoreo dedicato a Santa Teresa d’Avila, uno dei più belli e famosi del Bernini

Cosa Visitare A Roma In 3 Giorni

Visitare Roma in 3 giorni è cosa davvero difficile in quanto, la città eterna ha davvero tanti luoghi che meritano di essere conosciuti. Esiste una Roma turistica e una Roma insolita ma, dovendola visitare magari per la prima volta, è necessario iniziare con le attrazioni e le bellezze più famose del mondo.

Cosa Visitare a Roma il Primo Giorno

Iniziamo da Piazza del Popolo che possiamo raggiungere con la metro alla fermata di Piazzale Flaminio. Nella tradizione popolare vuole che nella zona ci fosse nell’antichità un boschetto di pioppi pertinente alla tomba dell’imperatore Nerone. Storicamente è accertato che il Papa Pasquale II fece erigere a ridosso delle mura una piccola cappella che in seguito avrebbe lasciato il posto alla chiesa di Santa Maria del Popolo, dalla quale la piazza prese il suo nome.

Dalla piazza possiamo scegliere di percorrere via del Corso oppure la parallela via del Babuino per giungere a Piazza di Spagna, dove ammireremo la Fontana della Barcaccia, in stile barocco e scolpita da Pietro Bernini e da suo figlio Gian Lorenzo. Sul lato destro della famosa scalinata, c’è la casa del poeta Keats che lì visse e morì e oggi è trasformata in un museo a lui dedicato. Sulla piazza troviamo anche la ottocentesca sala da tè Babington’s, la colonna della Immacolata Concezione dove, ogni 8 dicembre il Papa è uso omaggiarla con una corona di fiori ed il Palazzo di Propaganda Fide.

La scalinata monumentale di 135 gradini risale al 1725 e fu inaugurata da Papa Benedetto XIII; venne realizzata per collegare l’ambasciata borbonica spagnola alla chiesa di Trinità dei Monti. Proseguiremo per la celebre Fontana di Trevi, restaurata nel 1998 per offrire l’antico splendore di una opera altamente scenografica. Dopo aver gettato la monetina dando le spalle alla fontana come da auspicio per ritornare a vedere Roma raggiungiamo la vicina Piazza Colonna e la Galleria Alberto Sordi per attraversare via del Corso e raggiungere il Pantheon.

La costruzione eretta dai romani in onore di tutte le divinità di ogni religione, fu convertita in chiesa cristiana nel VII secolo per poi assumere il compito di ospitare le spoglie di personaggi storici. Da Piazza della Rotonda dov’è il Pantheon, ci fermeremo a sorseggiare un ottimo caffè nella vicina Piazza di Sant’Eustachio per poi raggiungere Piazza Navona, che ai tempi dell’antica Roma era uno stadio commissionato dall’imperatore Diocleziano. Della sua originale struttura conserva solo la pianta dal momento che anche l’obelisco che sta al suo centro viene dal circo Massenzio che si trovava anticamente sulla via Appia.

E’ leggenda metropolitana quella che afferma che all’epoca romana la piazza veniva usata per riprodurre battaglie navali in quanto era utilizzata solo per gare di atletica; mentre è vero che agli inizi del XIX secolo vi si effettuarono corse di cavalli. La piazza è l’emblema della Roma barocca con le scultura della Fontana dei Quattro Fiumi del Bernini e la Chiesa di Sant’Agnese in Agone opera del Borromini e del Rainaldi.

Attraversato il vicinissimo Corso Vittorio visiteremo Campo de’ Fiori, unica piazza storica di Roma priva di una chiesa e resa famosa per aver ospitato nel 1600 l’esecuzione di Giordano Bruno, in ricordo del quale è stata posta una statua di bronzo. Da metà ottocento la piazza ospita la mattina un mercato rionale molto caratteristico.

Cosa Visitare a Roma il Secondo Giorno

La visita sarà dedicata al Vaticano alla celebre piazza, cuore del cattolicesimo, alla Basilica omonima ed ai Musei Vaticani, sede di meravigliose opere d’arte. Nel pomeriggio, si consiglia il proseguimento delle visite al vicino Castel Sant’Angelo, che in origine era il mausoleo dell’imperatore Adriano del quale ospitò i resti come quelli di altri imperatori. Trasformato in castello nel 590, fu in seguito modificato in fortezza.

Per rilassarsi dalle fatiche di queste visite, possiamo riposarci nel verde e trovare un giusto relax nel parco di Villa Pamphili, che anticamente era un possedimento della omonima nobile famiglia romana. Con i suoi quasi due chilometri di ettari quadrati è un polmone verde della capitale, proprio a ridosso del Vaticano tra i quartieri Aurelio e Monteverde.

Cosa Visitare a Roma il Terzo Giorno

L’ultima sezione di questo cosa visitare a Roma in 3 giorni, viene dedicata alla visita di Piazza Venezia, il Vittoriano e il Campidoglio, vero centro della città. Si proseguirà per la visita del Foro Romano, attualmente riaperto in alcune sue sezioni, e alla fine di Via dei Fori Imperiali, del monumento più celebre di Roma: ilColosseo, anticamente conosciuto come Anfiteatro Flavio inaugurato da Tito nell’80 dopo Cristo ed utilizzato per ospitare gli spettacoli dei gladiatori.

La serata si concluderà con la visita del caratteristico quartiere di Trastevere dalle stradine tortuose coperte da sampietrini sulle quali si affacciano le case popolari. Vero centro della movida della città è un punto di incontro grazie alla densità di locali, ritrovi, pizzerie, pub e ristoranti.

Cose Insolite Da Fare A Roma

Considerata una delle meraviglie del mondo per storia, cultura e arte, Roma è tutta da scoprire. La città eterna offre molteplici piazze, chiese, monumenti e musei da vedere in ogni stagione dell’anno. Un tour a 360 gradi ti aiuterà a conoscere anche i luoghi “nascosti” al grande afflusso turistico.

Una realtà che devi vivere in tutte le sue sfaccettature attraverso percorsi non sempre segnalati dalle guide. I consigli di un amico o un accurato approfondimento sul web ti permetteranno di non farti sfuggire le cose insolite da fare a Roma. Un po’ di intraprendenza e andrai “oltre” il Colosseo, Piazza S. Pietro, Piazza di Spagna o il Pantheon, per un giro inedito alla scoperta di mete di cui ignori l’esistenza.

Se ti piace conoscere un bel po’ di movida romana, una bella passeggiata serale in via del Pigneto ti aiuterà nell’intento. Un luogo con ristoranti, birrerie e pizzerie. Un posto ideale per scambiare due chiacchiere e bere qualcosa in compagnia. Se poi sei patito della natura, nell’omonimo quartiere puoi visitare il giardino in piazza del Pigneto.

Un altro itinerario fuori dagli schemi è quello della Domus di Palazzo Valentini, in via IV Novembre 119/A. Un viaggio attraverso il tempo. La casa di una famiglia facoltosa della vecchia Roma resa “interattiva” grazie a un fascinoso percorso multimediale. Proiezioni luminose che riportano al passato tra affreschi e mosaici. Nei sotterranei potrai gustarti i resti di un monumentale edificio, fusti di colossali colonne, ambienti seminterrati e tanto altro.

Se ami le chiese, invece, nel rione del Celio una piacevole scoperta potrebbe essere la Basilica dei Santi Quattro Coronati. Una chiesa romanica che puoi visitare entrando in un edificio fortificato. Troverai una bellissima struttura a tre navate, con un chiostro e una cappella. Nel complesso edilizio ci sono, oltre alla Basilica, diversi spazi interessanti quali: cripta, cortili e un antico palazzo cardinalizio.

Le cose insolite da fare a Roma sono tante. Anche Villa Hélène, in via Pasquale Stanislao Mancini, 20 (quartiere Flaminio), è una meta appetibile. Una palazzina opera dello scultore norvegese Hendrik Christian Andersen risalente ai lontani anni venti. Qui, se ami l’arte, sarai contento di lasciarti incantare dalle numerose sculture, dai dipinti e dalle altre opere presenti.

E, se ti capita di visitare Roma in una fredda giornata invernale, fai un salto da SAID, in via Tiburtina, per una bella cioccolata calda.

Posti Curiosi Da Vedere A Roma

Roma è una città enorme che offre una quantità tale di attrattive artistiche e storiche da perdersi facilmente nell’imbarazzo della scelta. Ma se desideri andare oltre i soliti itinerari turistici ed esplorare alcune delle possibilità più caratteristiche e meno note della nostra capitale, ecco tre posti curiosi da vedere a Roma.

Prima tappa, il mostro di via Gregoriana. Passeggiare per questa strada e raggiungere il n° 31 significa imbattersi in un bocca spalancata pronta ad inghiottire il malcapitato visitatore. Questo volto spaventoso, arcigno, si trova nel palazzetto di Zuccari e una volta, molto tempo fa, era l’ingresso a un famoso giardino semi nascosto e bellissimo. Era possibile, una volta, sbirciando dalle finestrelle, anche loro dominate da visi demoniaci, intravedere questo giardino segreto. Adesso il demone porta, invece, protegge una bellissima biblioteca.

Seconda tappa, piazza Mattei. Qui il duca Mutio Mattei fece costruire nel 1581 una splendida fontana, denominata ora, Fontana delle Tartarughe, su progetto di Giacomo Della Porta. A questa fontana è legato il motto romano “Affrettati lentamente” (Da lì la presenza dei delfini e delle tartarughe tra le statue che la compongono).

Nella piazza è ben visibile una grande finestra murata. Dice la leggenda che Mattei fece costruire questa fontana in una sola notte per stupire il padre della sua amata, che non voleva concedergliela in sposa. Mostratagli la fontana il giorno dopo, da quella stessa finestra, il suocero ne venne sconvolto, e il duca ordinò subito dopo che la finestra venisse murata, perché nessuno, a parte la sua sposa e il padre di essa, potesse godere di quella vista che era stata preparata solo per loro.

Se ti sposti invece a piazza Vittorio Emanuele II, trovi quella che i romani chiamano porta alchemica o porta magica. La leggenda dice che il Marchese Massimiliano Palombara di Pietroforte, grande appassionato di alchimia, ospitasse nel giardino della sua villa un misterioso uomo che era in cerca della cosiddetta pietra filosofale.

Questo pellegrino (che per molti è identificabile in Francesco Borri) al mattino del giorno seguente varcò la soglia di questa porta e scomparve nel nulla, mentre schegge d’oro volavano intorno a lui e una strana pergamena vergata con simboli esoterici cadeva al suolo. Il marchese fece scolpire quei segni sulle porte del suo giardino, sperando che un giorno qualcuno le potesse decifrare. Cosa che a quanto pare non è mai accaduta.

Visita Ai Fori Imperiali Di Roma

Per scoprire la straordinaria grandezza del nostro passato, potete organizzare una visita ai Fori Imperiali di Roma. I Fori Imperiali sono il più grande, ed affascinante, cantiere archeologico del mondo e meritano, assolutamente, di essere scoperti.

Se vuoi visitarli, puoi prendere la metro B e scendere al Colosseo. Se preferisci gli autobus, l’area, è servita dalle linee 84, 85, 87,175 e 810, I Fori, sono aperti tutti i giorni, ed eccezione del martedì, dalle ore 9.00 alle 19.00. Ricordati, però che la biglietteria chiude un’ora prima.

La visita ai Fori Imperiali di Roma parte da piazza Venezia e conduce al Colosseo, mostrandoti la grande Roma degli imperatori. Quando si parla di Fori Imperiali infatti, si parla di una serie di piazze monumentali, tutte edificate tra il 46 a.C. e il 113 d.C.

Il Foro di Cesare, un tempo circondata da portici ed impreziosito da un tempio dedicato alla dea “Venere Genitrice”, è la prima grande piazza imperiale che incontrerai. Voluta dal grande Giulio Cesare, venne completata, con ogni probabilità, da Augusto.

La seconda grande piazza imperiale è il Foro Augusto, inaugurato nel 2 a.C.; custodiva un tempio dedicato a “Marte Ultore”.

Nel 75 d.C. venne edificato il Foro della Pace. Voluto da Vespasiano per celebrare la conquista di Gerusalemme fu distrutto da terribile incendio e poi ricostruito per ordine di Settimio Severo, ne 192 d.C.

Tra i Fori di Cesare, il Foro della Pace ed il Foro di Augusto, trova posto il Foro di Nerva, chiamato, per via della sua collocazione, Foro Transitorio; era caratterizzato da un tempio innalzato in onore di Minerva.

Infine, l’ultimo dei complessi forensi è il Foro di Traiano costruito fra il 107 ed il 112 d.C. E’ il più grande e maestoso e risultava costituito da una piazza rettangolare.

Oggi, i Fori Imperiali, sono spesso suggestiva location di eventi e manifestazioni.

Romani e turisti, lo scelgono per salutare in musica ed allegria il nuovo anno. Grandi artisti, anche internazionali, ne fanno la loro cornice dei loro concerti.

Senza dimenticare che i Fori sono punti partenza, o arrivo, di importanti manifestazioni o parate. Su tutte, ricordiamo la Parata Militare del 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica.

Una visita ai Fori Imperiali di Roma, in qualsiasi stagione, ti permetterà di vivere un’esperienza emozionante ed indimenticabile. Ed è una splendida occasione per scoprire, o riscoprire, la Domus Aurea, il Colosseo ed il Circo Massimo.

Visitare Roma Con I Bambini

Contrariamente a quanto si crede, visitare Roma con i bambini non solo è possibile ma è anche una esperienza davvero eccitante.

Girovagare per le strade del centro storico raccontando loro la storia di questa città, è uno dei momenti sicuramente più interessanti in quanto stabilisce un rapporto con i propri figli nel quale la miscela che si compone di storia, leggende e curiosità, viene alimentata dalle bellezze architettoniche ed artistiche che si trovano nella capitale.

Certamente tutto non può essere limitato ad una pedante quanto inutile spiegazione ma laddove si riesca a trovare quella speciale alchimia di interesse, posso assicurare che catturerà la loro attenzione e la loro curiosità e, quindi, attendetevi una marea di domande sul tema.

Roma offre anche per chi come me ha viaggiato con la famiglia, molti spunti per far si che una gita possa essere vissuta tutti insieme con estrema soddisfazione.

Al di là dei tanti parchi che esistono in città -da Villa Borghese a Villa Ada a Villa Pamphili- e che sono da reputarsi come delle oasi dove potersi sdraiare sull’erba magari all’ombra di qualche frondoso albero dopo aver giocato a pallone con i bambini; e oltre a tantissime giostre che si aprono improvvisamente su alcuni slarghi e giardinetti della città nonché alle molteplici sale giochi onnipresenti, interessanti ancor di più, si rivelano una visita al Museo delle Cere a Piazza SS.Apostoli , al Planetario a Piazza Agnelli all’Eur, e al Bioparco di Villa Borghese, dove poter ammirare tantissime specie animali in quello che fu il giardino zoologico della città ora tramutato in un luogo rispettoso delle esigenze degli animali che in questo luogo vivono.

Chi visita Roma con i bambini e dispone di un certo lasso di tempo da dedicare esclusivamente a loro, può raggiungere comodamente con un breve tragitto autostradale, il parco giochi che si trova a Valmontone ossia il Rainbow Magicland per trascorrere una intera giornata divertendosi con le numerose attrazioni che ci sono al suo interno.

Se invece siete amanti dell’acqua e visitate Roma in estate, non c’è nulla di meglio che passare una giornata tra gli svicoli di Hydromania.

Sicuramente fare una foto con i bambini vicini a dei centurioni può essere una cosa che si apprezzerà con il tempo anche se adesso potrebbe apparire come un banale luogo comune, ma vi confesso che io l’ho fatto e vedere mio figlio indossare l’elmo piumato e reggere tremolante il finto gladio, è stata una cosa elettrizzante.

Visitare Roma con i bambini può trasformarsi in un divertimento che consente di valorizzare ancor di più il rapporto con i figli approfittando delle opportunità offerte dalla città eterna.

Se poi siete esausti perchè i vostri amati bambini vi hanno esaurito le energie e avete bisogno di pernottare e riposarvi per riprendervi dalle fatiche, allora il B&B Aurelia Garden Gold è la residenza che fa per Voi!

La Porta Magica Di Roma

La porta Magica di Roma è il primo posto che ogni appassionato di alchimia o aspirante mago, così come ogni curioso oppure appassionato di leggende e misteri, dovrebbe visitare.

Si trova a breve distanza dalla Stazione Ferroviaria Termini, nel cuore del verde parco della grande Piazza Vittorio Emanuele II, sul Colle Esquilino.

Non è ben precisa la data della sua realizzazione. Sembra sia stata voluta dal Marchese Massimiliano Palombara nel 1655, appassionato di alchimia ed esoterismo. Altre fonti, invece, sostengono che sia stata costruita qualche anno più tardi (1680) per celebrare un esperimento alchemico riuscito.

Probabilmente, la Porta Magica di Roma, l’unica di cinque porte della villa Palombara arrivate ai giorni nostri, è un desiderio del marchese, dopo il suo incontro a cena con un famoso alchimista.

Quest’ultimo gli lasciò una ricetta indecifrabile per trasformare i tutti metalli in oro prezioso. Nella speranza che qualcuno potesse leggere e decifrare quei simboli e quelle scritte, il Marchese Palombara edificò la porta sulla quale ordinò di trascrivere la ricetta.

La cosa certa è che, il monumento ti cattura, come tu fossi oggetto di chissà quale incantesimo. La leggenda narra che le numerose iscrizioni e simboli riportati sul monumento, se pronunciate correttamente e nel giusto ordine (purtroppo sconosciuto) possano condurti in un’altra dimensione.

La porta è sovrastata da un disco sul quale sono scolpiti triangoli sovrapposti, che danno forma a una stella a 6 punte, una croce, un’altra stella e scritte in latino. La porta (stipite e montanti) riporta scritte in ebraico e in latino, oltre che le sculture dei simboli dei pianeti.

Sul gradino c’è una scritta enigmatica: si sedes non is (se ti siedi non procedi) che se letta da sinistra a destra dice si non sedes is (se non ti siedi procedi). Passaggio esoterico o simbolico, è il mistero il fascino della Porta Magica di Roma.

La Porta Magica di Roma puoi visitarla solo su prenotazione, telefonando al numero 06 06 08. Raggiungerla è semplice: dalla Stazione Termini prendi l’autobus 714 (percorre via Nazionale) e scendi alla fermata Merulana-Brancaccio. 300 metri a piedi e sei in Piazza Vittorio Emanuele II.