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Itinerari a Roma – La Domus Aurea

Itinerari a Roma - La Domus Aurea ( da Nerone e Mecenate alle Terme di Caracalla )

La Domus Aurea, la madre dei sotterranei romani.
Tale affermazione non è certo azzardata essendo la dimora di Nerone, l’ipogeo più vasto ed affascinante che Roma conservi nelle viscere della propria terra. La Domus Aurea conserva ancora intatte le originarie pitture, le sale dell’alcova, quelle del triclinio e i lunghi criptoportici; il tutto a formare un vero e proprio labirinto sotterraneo nella cui trama ci si puಠmuovere quasi unicamente con la pianta archeologica e non senza qualche fatica. Nerone decise di costruire la sua reggia, che secondo lui doveva essere la più grande e la più preziosa del mondo, in seguito al famoso incendio del 64 d. C. che distrusse tre regioni e ne danneggiಠquattro delle quattordici augustee. I danni maggiori furono riscontrati tra i colli Oppius, Fagutal e le Carinae. Nerone decise di costruire la sua reggia, che secondo lui doveva essere la più grande e la più preziosa del mondo, in seguito al famoso incendio del 64 d. C. che distrusse tre regioni e ne danneggiಠquattro delle quattordici augustee. I danni maggiori furono riscontrati tra i colli.Oppius, Fagutal e le Carinae. Proprio in questa zona si costruì il nuovo palazzo, la Domus Aurea appunto. Svetonio illustra pomposamente la dimora neroniana e dobbiamo certamente dargli credito se solo prendessimo in esame le strutture superstiti che pur furono spogliate degli elementi più ricchi prima di essere occultate.durante il periodo di Traiano. Già  durante l’impero dei Flavi l’intera zona era stata in gran parte modificata soprattutto per la costruzione dell’Anfiteatro Flavio che prese il posto del famoso lago artificiale di Nerone. Le strutture preesistenti, alle quali lavorarono attivamente i due architetti Severo e Celere, furono solo in piccola parte rimaneggiate e furono abitate almeno fino al 104, allorché un incendio le distrusse. Subito dopo furono ricoperte per creare il piano che avrebbe ospitato la gigantesca mole delle terme di Traiano.


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